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Antonio Mollari e l’Ufficio Tecnico del Dipartimento del Musone durante le avversità climatiche dell’estate 1808.

 

Ricerca archivistica: Dr.Fabio Sileoni

Trascrizione e commenti: Prof.G.Berchiesi

 

Presso l’Archivio storico del Comune di Mogliano il Dr.Fabio Sileoni ha trovato alcuni documenti che si riferiscono sia all’attività di Ingegnere di Antonio Mollari presso il Dipartimento del Musone sia all’attività del gruppo tecnico del Dipartimento, che comprendeva anche altri professionisti.

Negli anni 1808-1809 le condizioni climatiche avverse provocarono la “devastazione” di alcuni ponti sul torrente Cremone ed anche il “dilamamento” di terre in pendio.

Precisamente sono state trovate quattro lettere relative al carteggio fra Antonio Mollari e il Podestà di Mogliano e che vengono qui di seguito riportate:

 

 

Regno d’Italia

Dipartimento del Musone

Macerata 16 settembre 1809

Al Signor Podestà della Comune di Mogliano

L’Ing in Capo Prov. Antonio Mollari

 

Mi fo un dovere, Sig.Podestà, di rispondere al Suo pregiatissimo foglio delli 10 corrente n°775, al quale non diedi discarico pria di quest’ora, non per volontaria mancanza, né per negligenza, ma solo perché fui sempre fuori ed al mio ritorno, che fu giovedi a sera, trovai in mia casa l’Ispettore generale delle strade corriere, col quale ho dovuto agire indefessamente fino a questo momento, in cui trovomi in libertà per appagare le di Lei brame sul proposto quesito.

Tutte le volte che il Frontista della strada delamata non ha dato alcuna causa alla delamazione col coltivare il suo terreno fino al piede del greppo delamato, egli non è tenuto ad alcuno risarcimento, ma tutto deve farsi a spese della Comune. Se poi il frontista avesse coltivato il suo Predio fino alla base del greppo delamato, senza lasciare la distanza di palmi cinque di terreno sodo, conforme precettano li regolamenti, a suo carico restarebbe la spesa occorrente per il ristauro da farsi alla Strada delamata e tutte le altre fortificazioni necessarie a farsi per renderla stabile e sicura.

Ho l’onore Sig.Podestà di rinnovarle i sentimenti della mia profondissima stima e rispetto.

Mollari Ing

 

 

 

 

 

Regno d’Italia

Dipartimento del Musone

Macerata 24 novembre 1809

Al Signor Podestà di Mogliano

L’Ing. Antonio Mollari

 

 

Sento, Sig. Podestà, dal di Lei pregiatissimo Foglio n°734 delli 23 corrente, la premura ch’ella ha di far rilevare lo stato di coteste Strade Communali per quindi far fare li necessari ristauri e che voglia servirsi dell’opera mia; non mancherò compiacerla col venire a fare le debite ispezioni e quindi l’analoga perizia nella futura settimana, e più precisamente martedi prossimo, tutte le volte però che qualche circostanza imperiosa non mel contrasti, essendo io, come ella ben sa Ingegnere in Capo provvisorio di questo Dipartimento.

Martedi adunque attendo la Cavalcatura, e certamente verrò se il tempo non il contrasterà e se qualche straordinario comando della Prefettura non mi si oppone.

Mi do l’onore Sig.Podestà di costatarle i sentimenti della mia profondissima stima e rispetto,

Antonio Mollari Ing.

 

 

 

Regno d’Italia

Dipartimento del Musone

23 Dicembre 1809

Il Podestà di Mogliano

Al Sig.Cav.Prefetto del Tronto

 

 

Per definire una questione atteso lo slamamento di una strada suburbana di questo Comune  cagionata dall’acqua, stimo necessaria la perizia di Persona intendente onde decidere a chi spetti la spesa del riattamento, cioè se alla Comune, ovvero al frontista del terreno adiacente, tanto più che interpellato da me per lettera il sig. Mollari Antonio Ingegnere in Capo in Macerata, mi ha risposto che l’affare merita di esser considerato a tenore delle circostanze del sito. Prego pertanto Lei Signor Prefetto di autorizzarmi per la visita di un Perito e per la spesa che possa occorrere trattandosi di una strada frequentatissima e necessaria ai miei Amministrati.

Mi pregio di salutarla con distinzione

Chierichetti

 

 

 

 

 

N°757

Regno d’Italia

29 Novembre 1809

Il Podestà di Mogliano

Al Sig. Mollari Antonio Ingegnere

 

A tenore del suo avviso del 24 corrente le spedisco la cavalcaura. L’attendo con ansietà rassegnandole al mia stima

Chierichetti

 

 

Antonio Mollari, dopo il periodo di massimo fulgore della sua carriera, cioè il periodo triestino[1], ritorna nelle Marche dove si stabilisce a Macerata in Via S.Maria della Porta, svolgendo l’Ufficio di Ingegnere Capo del Dipartimento del Musone. Nella lettera del 24 Novembre 1809 infatti scrive “essendo io, come ella ben sa, Ingegnere in Capo provvisorio di questo Dipartimento.”

Nel Dipartimento del Musone non era in effetti l’unico ingegnere ma aveva il ruolo di Ingegnere Capo, sicuramente un certo Vassalli svolgeva anch’egli funzioni di ingegnere, e lo incontreremo nella documentazione successiva, che riguarda la ricostruzione del Ponte sul Cremone.

Nel caso a cui si riferiscono le lettere sopra riportate, il problema per il quale il Podestà di Mogliano chiede assistenza è la frana di un greppo. Innanzi tutto Mollari fornisce chiarimenti sulle responsabilità dei vicini “Tutte le volte che il Frontista della strada delamata non ha dato alcuna causa alla delamazione col coltivare il suo terreno fino al piede del greppo delamato, egli non è tenuto ad alcuno risarcimento, ma tutto deve farsi a spese della Comune.” e chiede di poter eseguire una perizia. Il Podestà di Mogliano scrive al Prefetto del Dipartimento del Tronto (lettera del 23 Dicembre) per essere autorizzato ad avvalersi di un perito esperto[2]:

tanto più che interpellato da me per lettera il sig. Mollari Antonio Ingegnere in Capo in Macerata, mi ha risposto che l’affare merita di esser considerato a tenore delle circostanze del sito. Prego pertanto Lei Signor Prefetto di autorizzarmi per la visita di un Perito e per la spesa che possa occorrere trattandosi di una strada frequentatissima e necessaria ai miei Amministrati.”

Meraviglia il fatto che il Podestà di Mogliano non si avvalga della perizia di un esperto del Dipartimento del Tronto, di cui Mogliano faceva parte.

Il 24 Novembre Mollari chiede al Podestà di Mogliano una “Cavalcatura”, che il Podestà gli assegna, comunicandoglielo con lettera del 29 Novembre.

 

Nello stesso periodo il maltempo aveva provocato la “devastazione” dei ponti sul Cremone, dei quali uno è in comune tra le due Comunità di Mogliano e Petriolo.

 

 

 

N° 4708

 

Regno d’Italia

Fermo li 2 Settembre 1808

Il Prefetto del Dipartimento del Tronto

Al Signor Podestà di Mogliano

 

Presa in Considerazione la di Lei istanza 28 ora scorso mese relativa al diroccamento dei ponti sul fiume Cremone cagionato dall’impeto delle acque, e riconosciuta la necessità di levare gli incomodi e danni, cui soggiacciono gli adjacenti fondi, non che di agevolare i mezzi di trasporto al Commercio io la invito, Signor Podestà a fare immediatamente rilevare la regolare stima di uno di essi onde si possa, previa la mia approvazione, devenire all’atto dell’appalto.

Siccome però ritengo che il secondo ponte a comune aggravio col Dipartimento del Musone, così in pendenza dei concerti che io vado prendendo con quel Signor Prefetto, Ella non vorrà fare in proposito alcuna novazione, se non che quello che potesse essere necessario per mettere in sicuro i legnami a scanso di maggiori spese.

Mi pregio salutarla con vera stima

FIRMA

Bagarotti Pro Seg.

 

 

Regno d’Italia

7 Settembre 1808

Il Podestà dMogliano

Al Sig. Sndaco di Petriolo

 

Il Sig.Prefetto del Tronto ha finalmente deciso sulle mie istanze relative al Diroccamento dei Ponti sul Torrente Cremone, fra quali è compreso quello, che è a metà con codesta sua Comune. Per sua norma le accludo copia della stessa lettera del Sig. Prefetto.

Io ho già dato ordine come in essa mi si prescrive per mettere in sicuro i legnami, che sono rimasti lungo il torrente suddetto e quindi farò formare la perizia attendendo gli ulteriori ordini di ecc. Sig. Prefetto.

Tanto mi son creduto in dovere di parteciparle, mentre ho il bene di rassegnarle la mia servitù.

Per il ig. Podestà assente Seri Savio

Borri segretario

 

 

 

 

E’ chiaro quindi dalle lettere precedenti che sono crollati alcuni ponti sul torrente Cremone, e di questi uno è in comune con la Comunità di Petriolo. Il Prefetto del Tronto dispone che siano recuperati i legnami e che venga eseguita una perizia.

 

 

 

 

N°118

Regno d’Italia

Il Sindaco del Comune di Petriolo

Al Sig. Podestà del Comune di Mogliano

Li 8 Settembre 1808

 

Perché possa provvedersi all’indennità dal suo e dal mio Comune sull’oggetto de’ legnami rimasti lungo il Torrente Cremone e che formavano il Ponte comune diroccato dall’alluvione dei 3 Luglio passato, io la prego, Sig.Podestà, di fissarmi un giorno di sua sodisfazione, onde possa ancor io accedere alla faccia del luogo o spedirvi un’ apposito[3] delegato che agirà per mio conto alla ricupera del legname che mi appartiene.

Potrebbe in simile incontro concertarsi ancora l’occorrente per provedere alla necessaria riedificazione del medesimo, avendo già per mio conto su questo articolo le opportune istruzzioni dalla Prefettura di questo Dipartimento.

Tanto debbo in replica alla sua pregiatissima in data di ieri n°128: mentre mi pregio di attestarle la mia distintissima stima

De’ Nobili

Annibali segretario

 

 

N°105

Regno d’Italia

16 Settembre 1808

Il  Podestà di Mogliano

Al Sig.Sindaco di Petriolo

 

Replicando al suo foglio in data 8 corrente n°118 le significo che saggiamente riflette onde provvedere alla indennità della sua e mia Comune nella ricupera dei legnami del Ponte devastato a Cremone e nella riedificazione del medesimo, coll’accedere alla faccia del luogo, e venire insieme ad un abboccamento. Io fisserei questo per lunedi prossimo 19 corrente alle ore tredici circa e farei che vi si trovasse anche il perito Antonio Cacchiarelli di Montolmo, col quale potrebbe combinarsi la Perizia che tanto mi si raccomanda dal Sig. Cavalier Prefetto del mio Dipartimento. Quando a Lei piaccia questa mia determinazione, basta che la renda nota al latore della presente che è lo stesso Cacchiarelli. Se poi incontra difficoltà, basterà che me lo faccia intendere per un espresso onde in detto giorno, o io, o un mio delegato non vi si porti inutilmente.

Si persuada della mia distinta stima

Chierichetti

Borri Segretario

2- L’apostrofo è presente nel manoscritto

 

 

 

Sindaco del Comune di Petriolo era De’ Nobili, appartenente ad un ramo cadetto della famiglia feudale, mentre Podestà di Mogliano era Chierichetti. Dalle due lettere precedenti si viene a conoscenza che la piena, che aveva distrutto i ponti, era avvenuta il 3 Luglio 1808. Con le lettere precedenti il sindaco ed il podestà si accordano sul recupero del legname e sul giorno in cui trovarsi in faccia al “ponte delamato” per decidere la ripartizione del legname. Il perito scelto dal Podestà di Mogliano è Cacchiarelli di Montolmo.

 

 

 

 

 

 

N°245

Regno d’Italia

Il Sindaco del Comune di Petriolo

Al Sig. Podestà del Comune di Mogliano

Li 11 Novembre 1808

 

Nella certezza che Ella, Sig.Podestà, abbia fatto di già compilare la necessaria perizia per il restauro del Ponte tra noi comune sul Torrente Cremone, la prego istantemente volermi notificare la somma a cui in linea almeno di approssimazione potrà ascendere una tal’opera.

Sarà poi doppio il favore, se vorà (sic) compiacersi di somministrarmene la notizia con la maggiore sollicitudine. Mentre intanto mi compiaccio di assicurarla della mia distintissima stima

De’ Nobili

Annibali segretario

 

N°207

Regno d’Italia

12 Novembre 1808

Il Podestà d Mogliano

Al Sig.Sindaco di Petriolo

 

Io ho fatto compilare la nova perizia per il ristauro del Ponte in comune. Questa però mi è stata trasmessa in forma non sottoscritta e in carta semplice. Perché abbia il suo effetto la ritornerò di nuovo a Montolmo dentr’oggi per farla sottoscrivere e mettere in carta bollata. Fratanto per sua regola la somma a cui ascende la detta perizia è di scudi 262:59. Benché mi sembra molto gravosa, ma l’esperimento ....la diminuirà di molto.

A tanto mi chiama la sua di ieri, N°245, e le rinnovo la mia distinta stima

Chierichetti

 

I due primi cittadini si scambiano informazioni sulla perizia e quindi sul costo dell’operazione, in base alla stima.

 

N°1/1/6

Regno d’Italia

Il Sindaco del Comune di Petriolo

Al S.Podestà del Comune di Mogliano

Li 23 Dicembre 1808

 

Interessa a questa Municipalità di avere la perizia del Ponte di Cremone in società con codesto Comune. La prego, Sig. Podestà, a compiacersi di rimettermela in rincontro alla presente, ed ho il bene di dichiararle la mia verace stima

De’ Nobili

Pel Segretario assente

Benedetti Aggiunto

 

N°290

Regno d’Italia

23 Dicembre 1808

Il Podestà di Mogliano

Al Sindaco di Petriolo

 

Acclusa le rimetto copia della Perizia fatta da Felice Antonio Cacchiarelli per la costruzione del Ponte di Cremone al passo di Campolargo in comune fra noi, come desidero. Debbo avvertirla sul proposito, che trovandosi qui il Sig.re Giuseppe Augustoni architetto di Macerata, che passando ha veduto il ponte, il medesimo consiglierebbe a farlo di pietra per fare una cosa stabile da non pensarci più, onde piacendole un tal progetto potrebbe avvertirmi e scegliere una giornata di suo piacere per trovarsi al luogo, dove io potrei venire in compagnia di detto Sig.re Augustoni per dare una scandagliata alla spesa, che qualora non fosse di un grande importo si potrebbe abbracciare.

Le rassegno la mia .......stima

Chierichetti

 

Il podestà di Mogliano comunica al Sindaco di Petriolo sia che la perizia è stata eseguita da Felice Antonio Cacchiarelli di Montolmo sia che, secondo l’Architetto di Macerata Giuseppe Augustoni, sarebbe più opportuno riedificare il Ponte in pietra anziché in legno per avere una struttura più stabile, non soggetta a periodici crolli.

 

 

 

 

 

 

 

N°345

Regno d’Italia

16 Gennaro 1809

Il Podestà di Mogliano

Al Sig. Prefetto del Tronto

 

Il Ponte a Cremone posto sulla strada detta di Campolargo già devastato dalle acque fin dalla scorsa estate in comune con Petriolo, di cui Le diedi ragguaglio con altra mia 28 Agosto, perché stabilmente reggesse dovendosi rifrabbicare, sarei di sentimento di rifarlo di Pietra con un solo arco, quando la spesa non fosse di una smisurata eccedenza in ragguaglio all’altra, che occorre per farlo di legno, che ascende a lire 1375.88. Son sicuro che addossandosi un tal progetto non si vedrebbero le dette due Comunità più soggette ad una periodica spesa ogni cinque o sei anni, come è accaduto in passato, e quel di più, che si impiegarebbe una sola volta in frabbricarlo di pietra, compenserebbe di gran lunga le piccole spese, che tante volte si sono fatte e si dovrebbero fare. Questo mio pensiero peraltro io sottopongo al savio di Lei discernimento, e quante volte ella creda di potersi abbracciare ne ordinerò la perizia ad un bravo ingegnere, e formata che sia, a Lei la rimetterò per l’approvazione e quindi si intraprenderà immediatamente il lavoro restando obbilagata la Comune di Petriolo a concorrervi per la metà della spesa.

Ho l’onore di protestarle il mio distinto ossequi

Chierichetti

Borri segretario

 

 

 

 

 

 

 

Il podestà di Mogliano scrive anche al suo Prefetto (il Prefetto del Tronto) per proporre la stessa idea, cioè di ricostruire il ponte in pietra, perché il maggior costo dell’opera rispetto alla ricostruzione in legno sarebbe compensata dalla maggiore resistenza, evitando quindi i lavori di restauro, che si avvicendano ogni quinquennio. In questa lettera viene menzionato il costo previsto dell’opera in legno 1375,88 lire.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

N°341

Regno d’Italia

16 Gennaio 1809

Il Podestà di Mogliano

Al Signor Prefetto del Tronto

                          

Il Ponte a Cremone passa sulla strada detta di Campolargo già devastata dalle acque della scorsa estate in comune con Petriolo di cui le diedi ragguaglio con altra mia perché stabilmente reggesse dovendosi rifabbricare, sarei di sentimento di rifarlo di pietra con un solo arco, quando la spesa non fosse di una smisurata eccedenza in ragguaglio all’altra che occorre per farlo di legno (che ascende a lire 1375,88). Son sicuro che addossandosi un tal progresso non si vedrebbero le dette due comunità più soggette ad una periodica spesa ogni cinque o sei anni come è accaduto in passato, e quel di più, che si impiegherebbe una sola volta in fabbricarlo di pietra compensrebbe di gran lunga le piccole spese che tante volte si sono fatte e si dovrebbero fare. Questo mio pensiero peraltro io ho sottoposto al savio di lei discernimento e quante volte ella creda di potersi abbracciare ordinerò la Perizia ad un bravo ingegnere e formata che sia a lei la rimetterò per l’approvazione e quindi si intraprenderà immediatamente il lavoro, restando obbligata la Comune di Petriolo a concorrervi per la metà della spesa.

Ho l’onore di presentarle il mio distinto ossequio

Chierichetti

Borri seg.      

 

 

Regno d’Italia

07 Febraro 1809

Il Podestà di Mogliano

al Sindaco di Petriolo

 

Consigliato da persone intendenti già dallo scorso Gennaro progettai al Signor Prefetto del Tronto, che si sarebbe potuto rifare il Ponte a Cremone in comune con Lei di Pietra quante volte la spesa non fosse di una smisurata eccedenza in ragguaglio all’altra che occorre per farla di legno. Il detto signor Prefetto mi ha replicato, che qualora ella ottenga una eguale autorizzazione dalla Prefettura del Musone, annuirebbe al progetto. Se ella pertanto avesse vantaggiosa detta fabbricazione come realmente lo è giacché vi risparmierebbe ogni pochi anni una sicura periodica spesa potrebbe avanzare una simile istanza al suo Sig. Prefetto e quindi si potrebbe procedere alla perizia di un comune consenso. In ogni modo è necessaria la pronta riedificazione del suddetto ponte e conviene interessare chi con ogni premura e sollecitudine, essendovi molti ricorsi di persone adiacenti, che ne soffrono danni gravissimi. Attenderò con impazienza un suo deciso riscontro, pregiandomi di rassegnarle la mia distinta stima.

Chierichetti

Borri

 

 

 

 

Copia della precedente lettera al Prefetto del Tronto viene spedita il 7 Febbraio 1809 al Sindaco di Petriolo, per proporgli di riedificare il ponte in pietra.

Non tarda a giungere la risposta del Sindaco di Petriolo, che non accetta la proposta della riedificazione in pietra, adducendo sia motivi di bilancio sia il consiglio dell’Ing.Vassalli[4] (ingegnere dipartimentale). Il Podestà di Mogliano accetta questa risoluzione ma sollecita l’avvio delle procedure d’asta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

N°217

Regno d’Italia

Il Sindaco del Comune di Petriolo

Al Sig.Podestà del Comune di Mogliano

Li 28 Febraro 1809

 

 

In conformità del progetto importato dal gradito di lei foglio delli 23 Dicembre scaduto n°305: sulla riedificazione a pietra del Ponte tra noi comune sul torrente Cremone, ebbi motivo di interloquirvi il parere dell’Ingegnere dipartimentale Sig.Vassalli il quale in riflesso di più circostanze localmente dedotte giudicò non convenire l’accettazione di tale progetto.

Aggiungesi a questo, che nel Preventivo rimessomi da lung’ora è stato determinato il fondo corrispondente alla spesa sul dato della perizia da Lei rimessami, avuto anche riguardo alla presuntiva minorazione risultante dallo sperimento dell’asta: ed io le aggiungo di buona fede, che sono state tante le spese straordinarie che per indispensabile necessità ho dovuto avere in calcolo nel preventivo del corrente Anno, che l’aumento di ogni menoma passiva indurrebbe uneccessivo aggravio ai Contribuenti, a meno di che non avrei trovato difficoltà di ammettere il progetto medesimo ad una nuova e più matura discussione.

Mi pregio di confermarle la mia distintissima stima

De Nobili

Annibali, segretario municipale

 

 

 

Regno d’Italia

1 Marzo 1809

Il Podestà di Mogliano

Al Sindaco di Petriolo

 

Subito che ella Sig.Sindaco non conviene nel mio progetto di rifare il Ponte in pietra a Cremone, tra noi in comune per i due ragionevoli motivi di aver fatto interloquire sul detto progetto l’Ingegniere (sic) dipartimentale Sig. Vassalli, che per alcune circostanze localmente dedotte non ha creduto plausibile il detto progetto, e per aver determinato il fondo nei preventivi corrispondente alla spesa della perizia rimessagli è di necessità di riedificarlo al più presto nel modo prescritto in detta perizia. A tale oggetto dopo che avrò fatto tutto noto nuovamente al mio Sig.Prefetto converrà tra noi fissare il giorno per l’esperimento d’asta previa la notificazione d’invito agli oblatori, che si potrà eseguire in questo Comune e in codesto suo a di lei arbitrio su di che non mancherò di farle noto in appresso gli ulteriori sentimenti del lodato Sig.Prefetto.

Ho il piacere di rassegnarle la mia distinta stima

Chierichetti

Boni segr.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Regno d’Italia

28 Maggio 1809

Il Podestà di Mogliano

Al Sig.Cavaliere Prefetto del Tronto

 

Fin dall’anno scorso essendosi devastato il Ponte a S.Lucia posto in questo territorio sul Torrente Cremone unitamente agli altri due che esistono in detto torrente uno de’ quali in comune con Petriolo, come mi diedi carico notificando con mia lettera n°38 in data del 28 Agosto 1808, feci fare la perizia in obbedienza del suo venerato dispaccio n°4708 in data 2 Settembre di detto anno. Sembrandomi però molto esorbitante quella del ponte suddetto a S.Lucia, ascendendo alla somma di  108,18 che corrisponde a lire italiane 580,83, deposi di questo il pensiero, riservandomi di farlo meglio in appresso, considerata da altro perito.

Le piogge però in seguito succedute finirono di rovinarlo, e per non perder quel poco legname, che vi era rimasto e quietare i clamori dei passeggeri, pensai di farlo riattivare alla meglio e vedendo in pratica che la spesa sarebbe stata molto tenue, in confronto della perizia risolsi di farlo ristabilire come è ....di fatto in simili casi e mi riuscì difatti di far compiere il lavoro per la somma di Lire 159,40 compresa fattura legname e ferramenta, come resto individendo nella nota, che parimenti le accludo. Ora non manca che la sua approvazione che vorrà degnarsi di garantirla, essendo stata molto economca e di vantaggio per la Comune.

Ho l’onore di rassegarle il mio rispetto.

 

 

Regno d’Italia, Dipartimento del Tronto

Comune di Mogliano. Nel nome di Dio e così sia

Al dì 7 Novembre 1808

 

Noi sottoscritto e fatto croce segnato publici periti e legnaroli, mediante il nostro giuramento riferiamo di avere considerato ed esaminato li legno bisognevoli ed occorrenti nel Ponte di Cremone di pertinenza la restaurazione a questa Comune e dopo fatte le più esatte visure, considerazioni e misure abbiamo rilevato quanto segue nel Ponte di Cremone, cioè:

 

Travi piedi num° a bajocchi 12 e mezzo il piede

6,25

Tavoloni piedi n° 38 e di lunghezza piedi 10 l’uno, a bajocchi 50                          

19,00

Parabreccia piedi n°90 a bajocchi 2 e ½ il piede                                                     

2,25

Ferramenti, cioè chiodi, gaviglie n°115 a bajocchi 11                                             

12,65

Appoggi di detto Ponte piedi n°152 a bajocchi 7 e ½ il piede                                 

11,40

Per colonne di detti appoggi piedi n°48 a bajiocchi 12 e ½                                      

5,00

Per pali n°295 di lunghezza piedi 6 e 7 l’uno a bajocchi 8                                        

23,60

Traverse per sostegno di detto fiume n°12 di piedi 16 l’uno(bajoc.8/piede)             

96,00

Per manifattura di detto Ponte dall’omini[5] Pontaroli giornate n°60 (25 baj./giorno)   

15,00

Per giornate di donne n°200 per imbrecciare Il detto Ponte a baj.6/giorno               

12,00

TOTALE

208,11

Pari a Lire italiane

580,83

 

Emerge dalle lettere precedenti che il Ponte a S.Lucia (non in comune con Petriolo) non era del tutto crollato, in seguito agli eventi climatici del Luglio 1808, ma che successivamente per il perdurare del maltempo il ponte era definitivamente crollato. Per dare la possibilità ai cittadini di transitare il Podestà di Mogliano chiede al suo Prefetto l’autorizzazione a ripararlo in forma provvisoria e invia una stima del costo.

Successivamente il Podestà di Mogliano comunica al Prefetto del Tronto l’indisponibilità del Comune di Petriolo di ricostruire il Ponte in pietra e da inizio alle procedure, prima di tutte il preventivo di spesa.

 

 

Regno d’Italia

3 Giugno 1809

Il Podestà di Mogliano

AVVISO

 

In seguito di venerato dispaccio del Sig.Cavalier Prefetto del Tronto n°7869 sez. Prima in data 29 Aprile scaduto domenica 18 corrente in questa segreteria muncipale alle ore 21 si aprirà l’asta per la riedificazione del Ponte posto nel Torrente Cremone a Campolargo, che divide questo territorio con quello di Petriolo. Dovrà essere ultimato il lavoro nel mese di Agosto prossimo venturo alla manutenzione per anni tre. Chiunque vorrà offerire potrà comparire in detto giorno, ed ora giacché trovandosi idonee le offerte a termini del decreto primo maggio 1809, verrà deliberato a chi avrà fatto miglior condizione con i capitoli esistenti presso quest’amministrazione municipale che si esibiranno nell’atto stesso dell’esperimento dell’asta.

Chierichetti

 

 

Fermo              |     Loro

Montegiorgio   |     Macerata

Montolmo        |     S.Giusto

Petriolo            |

 

 

N°571

Regno d’Italia

Il Sindaco del Comune di Petriolo

Al Sig. Podestà di Mogliano

Li 15 Giugno 1809

 

Mi compiaccio Sig. Podestà di......della data publicata al suo avviso relativo all’esperimento dell’asta sulla restaurazione del Ponte Comune del Torrente Cremone. Vi prego di credere alle proteste della mia distinta stima

De’ Nobili

 

Ora il Podestà di Mogliano bandisce la gara d’appalto e il Sindaco di Petriolo si compiace del lavoro del podestà, che in effetti è il regista di tutta l’operazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

N°265

Regno d’Italia

5 Giugno 1809

Il Podestà di Mogliano

al Sig.Sindaco di Petriolo

 

In seguito di lettera del Sig. Cavaliere Prefetto del Tronto, di cui le accludo copia, io mi son determinato di aprire l’asta per la riedificazione del Ponte a Cremone in comune con Lei per domenica 18 Giugno corrente alle ore 21: quando che non abbia alcuna cosa in contrario.

La paga della spesa sarà la perizia del Cacchiarelli, che le ho altra volta trasmessa e che ora in copia le rimetto di nuovo pregandola di ritornarmela.

I capitoli che io crederi di fare sono i seguenti:

1.      che l’asta verrà eseguita colla prefissione del decreto primo maggio 1802

2.      che il lavoro dovrà farsi in tutto e per tutto a termini di detta perizia

3.      che dovrà essere ultimato nel prossimo venturo mese d’agosto

4.      che dovrà manutenersi per tre anni dal deliberatario

5.      che non riconoscendosi eseguito a termini della perizia dovrà il deliberatario soccombere a tutti i danni e spese a giudizio di uomini periti da eleggersi da me e da Lei

Se crede aggiungere qualche altro lo faccia pure e mi riscontri per lo stesso espresso onde posso domani trasmettere gli avvisi d’asta con la data di ieri, affinché si abbia il medesimo termine voluto dalla legge dei 15 giorni precedenti

Le rassegno la mia stima

Per Chierichetti, Antonio Seri

 

 

 

N° 545

Regno d’Italia

Il Sindaco del Comune di Petriolo

Al Sig. Podestà del Comune di Mogliano

li 5 Giugno 1809

 

 

Nulla trovo da dover osservare in merito all’apertura dell’Asta pel restauro del Ponte comune sul Torrente Cremone. E’ pertanto in suo pieno arbitrio, Sig.Podestà, il dare le analoghe disposizioni per l’esecuzione dell’opera, al quale effetto le ritorno la Perizia trasmessami dal Cacchiarelli.

Tanto le debbo in discarico al suo gradito foglio di oggi n°258: mentre passo a rassegnarle la mia distinta stima.

De’ Nobili

 

 

 

Nella pagina successiva viene riportata la trascrizione del bando dell’asta per la ricostruzione del Ponte e i relativi capitoli. In tutta questa operazione la posizione del Sindaco di Petriolo è sfumata e sembra che non voglia avere parte attiva, mentre il Podestà di Mogliano è il vero motore.

 

 

Regno di Italia

Dipartimento del Tronto

Comune di Mogliano

                      

Oggi 18 Giugno 1809 si è aperta l’asta per la delibera della riedificazione del Ponte a Cremone in comune con Petriolo in vigore di lettere del Sig.Cavaliere Prefetto del Tronto n°7859, sezione Prima in data 29 Aprile scaduto, che dovrà eseguirsi a tenore della perizia di Felice Antonio Cacchiarelli di Montolmo e con i capitoli esistenti in quest’Ufficio Municipale fin dal giorno 3 corrente, che qui si trascrivono unitamente, previe le cedole invitatorie trasmesse fin da detto giorno 3 corrente ai capoluoghi delli Dipartimenti del Tronto e Musone, dei Cantoni di Monte Giorgio e Montolmo, e delli Comuni limitrofi come da lettere che ne certificano l’affissione e pubblicazione, si è dato luogo alla successiva licitazione sul prezzo di stima  di Lire......pari a  (simbolo non comprensibile) 262,59 risultante dalla perizia suddetta per non esservi fatte offerte preventive insinuate al Protocollo d’Ufficio.

Tenore della Perizia

Perizia fatta da Felice Antonio Cacchiarelli di Montolmo nel Ponte di Cremone nel sito chiamato Campolargo di lunghezza deve essere di piedi n° 50 e il Pone d’altezza piedi n° diece sopra il Torrente con tre pasine una viva e due molto distante l’una dall’altra piedi n°15. La pasina viva di quattro pali maestri con quattro regazzi due di sotto e due di sopra.

Le pasine morte con quattro pali maestri per ogni pasina, la lunghezza deli pali maestri piedi n°20, la testa piedi n°1 e la punta once n°8. Li sei pali, che riterranno di sopra e di sotto deve restare piedi n°2 e mezzo sopra il Ponte per sostenere li appoggi, li quattro regazzi di lunghezza piedi n°15, li secondi deve essere piedi n°16 perché deve restare più alti sopra il torrente di grossezza la testa once n°22 e li secondi di once n°16. La punta once n°8, deve restare piedi n°3 sopra il torrente e li secondi n°4.

La pasina viva con le catene n°8 una faccia e l’altra once n°6 con due triangoli sopra lunghi piedi n°7 e larghi una faccia once n°22 e l’altra due once n° 15.

Le banchine n°4 di lunghezza piedi n°10 per ciascheduna grosse once N°12 una faccia e laltra once n°18. Li Barbacà n°4 lunghi piedi n°1 grossi once n°6 e l’altro once n°8.

Li travi per le Pasine n°8 quattro per pasina lunghi piedi n°16, grossi once n°18 e l’altra once n°16. Li travi per le pasine morte n°8 quattro per pasina di lunghezza piedi n°12 e grossi come sopra.

Tavoloni piedi n°50 di lnghezza piedi n°10 e di once n°4. Parabreccia piedi n°100 grossi once n°6 e l’altro once n°4. Li dritti per sostenere li appoggi n°4 due per ogni parte lunghi piedi n°7 , la testa un palmo.

Appoggi piedi n°100 di grossezza once n°6 e l’altro once n°8. Capezzale per le teste serviranno la roba vecchia per riparo delli travi delle pasine morte.

Si pianterà sopra il Ponte vecchio distante piedi n°8 la parte verso Petriolo poi distante piedi n°10.

Gaviglie per bollare le catene n°18 di peso libre n°tre per una, che si abbia da ribattere dall’altra parte once n°4 per bollare li barbacà gaviglie n°4. di peso once n°18 per una, per bollare li triangoli gaviglie n°6 di peso libre tre per una: per bollare le banchine gaviglie n°4 per la pasina viva peso libre n°4 per una: per bollare le Banchine alle pasine morte gaviglie n°8 peso libre n°3 per una: per bollare li travi gaviglie n°10 peso libre n°4 per una: per bollare li tavoloni gaviglie n°4 per tavolone peso once n°6 l’una, lunghezza n°12 peso once n°12 per una: per bollare li appoggi gaviglie n°10 peso once n°18, lunghe che si abbia da ribattere: somma libre in tutto n°299  a baj.9 alla libra: 26:91.

 

Somma delli piedi di legname

Pali piedi n°302 a baj.20 il piede                                                                64

Catene piedi n°96 a baj.10 il piede                                                               9.60

Triangoli piedi n°14 a baj.15 il piede                                                             2.20

Banchine piedi n°40 a baj.10 il piede                                                           4

Barbacà piedi n°4 a baj.10 il piede                                                               0.40

Travi piedi n°220 a baj.22 al piede                                                            59.48

Tavolini piedi n°50 a baj.60 al piede                                                          30

Parabrecce piedi n°100 a baj.2 al piede                                                      2

Appoggi piedi n°140 a baj.10 al piede                                                       14

Per la fattura l’imbrecciatura con un piede di Breccia con lo

   Scavo della strada                                                                                   50

                                                                                                          __________

                                                     Somma in tutto                                    262:59

 

 

 

Tenore de’ capitoli

 

Capitoli che si fissano per la riedificazione del Ponte a Cremone posto a Campolargo in comune con Petriolo per cui si aprirà l’esperimento d’asta Domenica 18 Giugno 1809 alle ore 21.

1)     Dovrà essere eseguito il lavoro a tenore della Perizia Cacchiarelli da esibirsi all’atto d’asta

2)     L’asta verrà eseguita colle prescrizioni del decreto Reale 1 Maggio 1807

3)     Dovrà esser ultimato il lavoro nel prossimo mese di agosto

4)     Dovrà mantenersi dal deliberatario per anni tre

5)     Si rilascerà in favore del medesimo tutto il legname e tutt’altro che esiste attualmente nel ponte diruto

6)     Non riconoscendosi eseguito il lavoro a termini della perizia, dovrà il deliberatario soccombere a tutti i danni e spese a giudizio di due uomini Periti da eleggersi dalle Comuni di Mogliano e Petriolo.

A di 18 Giugno 1809

Non essendo comparso alcun offerente fu chiuso l’atto d’asta dalla Municipalità

Chierichetti Podestà

Borri segretario municipale

 

 

N°515

Regno d’Italia

29 agosto 1809

Il Podestà di Mogliano

Al Sig.Cavaliere Prefetto del Tronto

 

Fin dal dì 18 Giugno 1809 fu aperta l’asta in questa Comune per la delibera della riedificazione del Ponte a Cremone in comune con Petriolo in forza di suo dispaccio del 29 aprile 1809 n°7869 senza che si comparisse alcun offerente. Il giorno 20 corrente in seguito di nuovi inviti trasmessi nel Capo Luogo del Dipartimento del Cantone e dei paesi limitrofi fu rinnovato l’atto d’asta e ne seguì la delibera in favore di Felice Antonio Cacchiarelli come potrà rilevare dal processo verbale che le compiego. La prego di sua approvazione per procedere all’effettuazione del lavoro e ad autorizzarmi a prendere il danaro nel fondo delle spese diverse o delle strade provvisoriamente, in specie per poter pagare l’anticipata al deliberatario a tenore di detta delibera onde far provista dei legnami ed altro in anticipazione del lavoro. L’avverto di aver contemporaneamente scritto al Sig.Sindaco di Petriolo onde ne ottenga l’approvazione dal Suo Signor Prefetto, dovendo concorrere per la metà della spesa.

Le rafforzo la mia distinta stima.

 

 

Seguono i capitoli dei lavori, analoghi ai precedenti, tranne nella data di ultimazione, che non è più agosto, ma un mese non ben leggibile, forse ottobre.

 

Come si legge nella lettera al Prefetto del Tronto, dopo l’apertura dell’asta (il 18 Giugno 1809) non si presentò nessun “offerente”, per cui furono trasmessi nuovi inviti nei comuni limitrofi ed infine il 20 Agosto fu deliberato in favore di Felice Antonio Cacchiarelli.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

N°327

Regno d’Italia

30 Giugno 1809

Il Podestà di Mogliano

al Sig.Sindaco di Petriolo

 

Ho fatto pubblicare l’avviso da Lei trasmessomi con sua lettera n°698 in data del 25 cadente riguardante l’aprimento dell’asta per la ristaurazione di un Ponte sul Torrente Cremone

Le rassegno la mia servitù

 

 

N°698

Regno d’Italia

Il Sindaco del Comune di Petriolo

Al Sig.Podestà di Mogliano

li 25 Giugno 1809

 

 

Compiegata rimetto Sig.Podestà una copia di avviso sull’aprimento dell’Asta per la restaurazione di un Ponte sul Torrente Cremone, interessando la di lei gentil compiacenza a volerne ordinare la consueta pubblicazione.

Si degni darmene l’opportuno rincontro per corredo degli atti, ed offerendomi pronto a servirla in ogni incontro, ho il piacere di protestarle la mia distinta stima e pari considerazione.

De’ Nobili

 

Dopo queste lettere formali inizia la fase costruttiva dell’operazione.

 

N°477

Regno d’Italia

....Agosto 1809

Il Podestà di Mogliano

Al Sig.Sindaco di Petriolo

 

Nel giorno di ieri aperta l’asta nuovamente per la riedificazione del Ponte a Cremone in comune con Lei fu deliberata in favore di Felice Antonio Cacchiarelli di Montolmo per lire italiane 1154:10, colla condizione di versargli L 537: nell’atto dell’Istromento........in due rate, la prima alla metà del lavoro e l’ultima dopo terminato e riconosciuto il medesimo .....in sigurtà...... Io mi faccio un dovere di renderla partecipe di tutto ciò per suo governo nell’atto che le raffermo la mia distinta stima.

Chierichetti

 

N°453

Li 9 Agosto 1809

Regno d’Italia

 

Si presenti un mandato di 159:50 a favore di Nicola Luchetti, per rimborso di spesa ....improntata per il restauro del Ponte a Cremone in S.Lucia, a tenore del ordine del Sig. Prefetto in data delli 4 Agosto n° 13020 Sez.I.

Chierichetti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Regno d’Italia

Il Sindaco del Comune di Petriolo

Al Sig. Podestà del Comune di Mogliano

21 Agosto 1809

 

Mi darò tutto il carico di sottoporre alla cognizione del Sig. Prefetto Dipartimentale la delibera da Lei data all’asta di ieri pel restauro del comune Ponte nel Torrente Cremone a favore di Felice Cacchiarelli, onde possa ancor io in seguito della di Lei necessaria approvazione corrispondere gli assunti impegni.

Tanto ad evasione della di Lei pregiatissima di oggi n° 477. Mentre mi pregio di attestarle la mia distinta stima

De’ Nobili

Il Segr.Municipale

F.Annibali

 

Il Sindaco di Petriolo si impegna di portare a conoscenza del Prefetto del Dipartimento del Musone la delibera per il restauro del Ponte a favore di Felice Antonio Cacchiarelli.

Continuano (lettere successive) gli adempimenti formali

 

 

7 Settembre 1809

Il Podestà di Mogliano

Al Sig. Sindico (sic) di Petriolo

 

Perché possa esser autorizzata la spesa occorrente per parte di codesto Comune per il ristauro del Ponte a Cremone Le trasmetto copia dell’atto d’asta che mi richiede con sua n°992 in data del 4 corrente. Appena giunta l’approvazione gradirò che me ne facci (sic) inteso per poter metter mano al lavoro.

Colgo tale occasione per rassegnarle la mia distinta stima

Chierichetti

 

 

 

 

 

N°992

Regno d’Italia

Il Sindaco del Comune di Petriolo

Al Sig. Podestà del Comune di Mogliano

Li 4 Settembre 1809

 

Con dispaccio del 30: scaduto mi significa il Sig.Prefetto del Musone, che prima di autorizzare la spesa occorrente per parte di questo Comune alla restaurazione del Ponte sul Cremone, è necessario che gli facci tenere la copia degl’atti di asta costì tenuta in proposito.

Le porgo pertanto, Sig.Podestà, di volermi trasmettere con sollecitudine la detta copia conforme, onde invocare la superiore approvazione: mentre ho l’onore di rassegnarle la misa distinta stima.

De’ Nobili

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

N°992

Regno d’Italia

Il Sindaco del Comune di Petriolo

Al Sig.Podestà del Comune di Mogliano

Li 9 Settembre 1809

 

 

 

Prima di inoltrare alla Prefettura del Musone la Copia degl’atti di asta e delibera del restauro del Ponte Cremone da Lei rimessimi con foglio dei 7 corrente n° 540: è necessario, Sig. Podestà, che mi informi se abbia avuto effetto l’avviso con la miglioria dell’offerta, lo che non risulta dagl’atti suddetti: glie li ritorno, perché si compiaccia di ordinare la necessaria annotazione nella copia, onde io possa invocare la superiore approvazione.

Ho l’onore di protestarle la mia distinta stima.

De’ Nobili

 

 

 

N° 16081

Sez.I

 

Regno d’Italia

Fermo li 13 Settembre 1809

Il Prefetto del Dipartimento del Tronto

Al Sig. Podestà di Mogliano

 

Esaminato il Processo verbale annesso al di lei foglio 29 Agosto N°515 approvo Sig.Podestà, in mancanza di migliori offerte, la delibera dei lavori occorrenti al Ponte Cremone seguita a favore di Felice Antonio Cacchiarelli.

Ma però avverta bene che la proposta riferita sia solidale ed ineccepibile, che i capitoli dell’asta siano scrupolosamente osservati, e che il lavoro venga eseguito colla più rigorosa precisione, mentre in caso di visita ogni rilievo anderebbe a carico di chi ha trascurato l’adempimento de’ propri doveri.

Per l’anticipazione convenuta ella potrà prevalersi per ora de’ fondi indicati dal citato di lei foglio. Dovendosi poi in questo momento conoscere le circostanze attuali dei Comuni, onde poter provvedere ai loro bisogni colla loro vicina straodinaria rata, così ella si farà carico, Sig.Podestà di indicativamente espormi le circostanze stesse coll’avvertenza della nuova spesa.

Avverta infine che non emerga difficoltà del più pronto pagamento dal Comune di Petriolo nel  concorso che sustener deve nell’opera.

Ho il piacere, sig. Podestà, di salutarla con perfetta stima

 

Segue una firma non decifrabile

 

 

N°562

Regno d’Italia

15 Settembre 1809

Il Podestà di Mogliano

Al Sig. Sindaco di Petriolo

 

Il Sig. Caval.Pref.to del Tronto si è degnato  di approvare gli atti di delibera per la riedificazione del noto Ponte in comune, come potrà rilevare dalla Copia di lettera, che le compiego. Questa approvazione potrà facilitare per parte sua l’altra del Sig. Prefetto del Musone, e a tal oggetto Le rispingo la copia degli stessi atti di Delibera munita infine della notizia richiestami circa l’offerta di miglioria. La prego di scrivere con premura, onde si possa presto ottenere, necessitando il sollecito ripristino di detto Ponte.

Le rassegno la mia distinta stima

Chierichetti

 

Giunge quindi l’approvazione del Prefetto del Dipartimento del Tronto, che viene trasmessa al Sindaco di Petriolo dal Podestà di Mogliano.

 

Copia

Regno d’Italia

N°20363

Macerata 19 Settembre 1809

Il Prefetto del Dipartimento del Musone

Al Sig. Sindaco di Petriolo

 

Oggetto:

Spese per lavori da eseguire nel Ponte Cremone

 

Avendo Sig. Sindaco rilevato dai Fogli che ella mi ha trasmessi con sua dei 17 corrente 1045, opere, stata approvata dal Sig. Prefetto Dipartimentale del Tronto la delibera all’asta tenuta in Mogliano dei lavori da farsi nel Ponte Cremone a carico di detto Comune e dell’altro di Petriolo, non incontro difficoltà di autorizzarla, Sig.Sindaco, a supplire alla spesa che incombe a codesta Comune col fondo apposito notato in Preventivo, ed ho il bene di dirmi con tutta stima

Firmato Gasparri

Copia conforme

 

 

N°603

Regno d’Italia

5 Ottobre 1809

Il Podestà di Mogliano

Al Sig. Sindico di Petriolo

 

 

Mi è riuscita molto grata l’ approvazione del di lei Sig. Prefetto per la riedificazione del Ponte a Cremone in comune fra noi. Ora non resta che far dar mano sollecitamente al lavoro, onde i cattivi tempi non impediscano l’ultimazione di esso prima della stagione d’inverno. A tal uopo io Sig.Sindico le inculco colla più grande premura di tenere in pronto la somma di Lire 268,50 che si devono al Deliberatario per patto convenuto nella Delibera in anticipazione al Lavoro, facendo altrettanto io per parte mia, giacché fatto avvertito il Deliberatario si verrà al più presto alla stipolazione dell’Istromento e allo sborso immediato di detta somma.

Mi pregio di salutarla con distinzione

 

 

P:S:Sarà necessario che mi trasmetta copia autentica della lettera di approvazione d quella del Tronto

 

 Giunge anche l’approvazione del Prefetto del Dipartimento del Musone. Il Podestà di Mogliano quindi prega il Sindaco di Petriolo di preparare l’anticipo da versare a Cacchiarelli, per iniziare finalmente il restauro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

N°1045

Regno d’Italia

Il Sindaco del Comune di Petriolo

Al Sig. Podestà del Comune di Mogliano

Li 24 Settembre 1809

 

 

Anche il Sig. Prefetto del Musone per ciò che concerne l’interesse di questo Comune approva pienamente la fatta delibera all’asta dei lavori del Ponte sul Cremone tra noi comune a favore di Felice Antonio Cacchiarelli, conforme mi significa con suo rispettato dispaccio dei 19 corrente su 20065.

Ella pertanto sarà compiacente Sig. Podestà di dare le disposizioni convenienti per l’applicazione dell’asta, mentre ho l’onore di rassegnarle la mia perfetta stima.

De’ Nobili

 

28 Settembre 1809

Si risponda in seguito di sua approvazione che tenga in pronto la somma di L.268.50: dovuta al deliberatario in anticipazione di lavoro per patto convenuto nella delibera e si preghi a trasmettere copia autentica .....dovendosi inserire nell’istromento.

 

Il Sindaco di Petriolo, come ormai è chiaro, prega il Podestà di Mogliano di interessarsi pienamente dell’applicazione dell’asta e nella lettera successiva assicura che ha preparato la somma di L.268.50, come anticipo per il deliberatario.

 

N°1079

Regno d’Italia

Il Sindaco del Comune di Petriolo

Al Sig. Podestà di Mogliano

Li 7 Ottobre 1809

 

Le accludo, Sig. Podestà, la copia di lettera del Sig. Prefetto del Musone, che apprezza la delibera da lei fatta del Ponte a Cremone in  società con questo Comune, ad oggetto, che pensava farla inserire nell’Istromento da prepararsi con deliberatario.

Sarà mia premura che questo (?) riscritore tenga pronta ad ogni sua richiesta la somma di L.268.50 per lo passaggio al deliberatario in anticipazione del prezzo con esso stabilito.

Tanto in riscontro alla sua die 9 corrente n°603, mentre ho il piacere di significarle la mia sincera stima.

Per il Sindaco assente

Angelisti Anziano

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

N°1207

Regno d’Italia

Dipartimento del Musone

Petriolo li 27 Novembre 1809

Il Sindaco al Sig.Podestà di Mogliano

 

A riscontro del gradito di lei foglio di oggi n°745 debbo osservarle, Sig.Podestà, che l’Articolo 47 del Reale Decreto 1 Maggio 1807, relativo agli appalti delle opere di acqua e strade incarica al deliberatario tutte le spese di asta, rogito, registro e copie occorrenti. Per conseguenza essendo stato deliberato al Cacchiarelli l’appalto del Ponte tra noi comune a norma de’ regolamenti importati dal mentovato reale decreto deve al medesimo incaricarsi la spesa annotata dal Notaro per la stipolazione dell’Instromento, sulla quale nulla deve soccombere la comune. Mi pregio di rassegnarle la mia distinta stima.

De’ Nobili

 

Il Segr. Benedetti

 

 

 

N° 755

Regno d’Italia

27 Novembre 1809

Il Podestà di Mogliano

Al Sig. Sindaco di Petriolo

 

Mi era ben noto il capitolo 47 del Reale decreto primo maggio 1807, che avevo dinanzi agli occhi fin da quando aprii l’esperimento d’asta per la nota delibera in comune fra noi, ma ella deve sapere che per avvantaggiare l’interesse delli nostri comuni io convenni di pagare la metà della spesa dell’istromento e del registro, giacché il Cacchiarelli fin da quando consegnò la perizia da lui fatta, con cui fu aperta l’asta mi fece istanza di esser pagato della medesima in lire 34:91 e fin da allora convenni che nel caso egli avesse offerto e gli fosse rimasto deliberato l’interesse, ci dovessimo accordare. Il giorno dell’asta di farsi prima di offerire egli mi fece nuovamente l’istanza di esser pagato di detta perizia e di accomodarsi tra noi e allora fu che convenni di pagare la metà delle spese. Senza di questo passo il medesimo non avrebb neppure offerto, lo che sarebbe ridondato in pregiudizio delle nostre Comuni, Né si sarebbe avuto il vantaggio della minorazione della spesaofferta in perizia. Quando che pertanto non creda di dove aderire alla condizione medesima non ptrà dispensarsi dal pagare la metà della Perizia e del Registro, del processo verbale. Dell’.....d’asta, senza di cui non si sarebbe...., egli solo era l’offerente benché ne comparissero molti.

 

Secondo il Reale Decreto del 1 Maggio 1807, le spese del Rogito spetterebbero al Ccchiarelli, ma il Podestà di Mogliano fa presente che nel corso dell’asta era nato l’accordo con il Cacchiarelli di partecipare alle spese per la metà.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

N°751

 

Regno d’Italia

27 Novembre 1809

Il Podestà di Mogliano

Al Sig. Sindaco di Petriolo

 

Il Notaro Antonio Brunamontini, che stipolò l’Istromento per la riedificazione del Ponte a Cremone in comune fra noi coi deliberatari a lei noti, mi ha esibito la nota delle spese occorse per l’altro suddetto che in copia le accludo. La porzione spettante a codesto suo Comune è della quarta parte cioè Lire 12.73, che prego di mandarmi per lo stesso latore giacché il detto Notaro deve andare domani fuori della Comune per trattenersi vari giorni e domanda il pagamento prima della sua partenza. Non dubito del suo favore, pregiandomi di salutarla con distinzione

Chierichetti

 

Tassa di spese per l’Istromento di delibera per la riedificazione di un Ponte al Fiume Cremone, con sigurtà e cinque fogli d’allegati etcetera.

 

Pel Registro del Processo verbale con cauzione unita                               Lire  8:47

Per onorario del Notaro che ha stipolato l’Instromento suddetto

       con cauzione                                                                                                10:50

Per l’accesso fatto al Palazzo municipale ove è stato stipulato

       l’Istromento                                                                                                   8:00

Pel Registro dell’Atto nel Repertorio                                                                  ?

Per la scritturazione della matrice e copie                                                             8:00

Per Carta bollata per la matrice e copie                                                                 0:90

Per Copie pubbliche delli fogli inserti e carta                                                      12:67

Per l’archivio                                                                                                          1:

Pel Registro dell’Istromento con sigurtà                                                                3:84

Somma                                                                                                                50.90

 

                                                                                                         

Infine arriva il conto del Notaro Antonio Brunamontini.

 

N°612

Regno d’Italia

5 Ottobre 1809

Il Podestà di Mogliano

Al Sig.Felice Antonio Cacchiarelli

 

Il Sig.Prefetto del Musone ha approvato la delibera fatta in vostro favore per la riedificazione del noto Ponte in comune con Petriolo. Non manca che sollecitamente vi portiate in questo Comune per stipolare l’Istromento e quindi incominciare il lavoro onde compito prima della stagione d’Inverno. Vi attendo dunque con premura e vi saluto con affetto

 

N°671

Regno d’Italia

28 Ottobre 1809

Il Podestà di Mogliano

Al Deliberatario del Ponte a Cremone

Felice Antonio Cacchiarelli e Giacomo Pizzabiocca dipendente

 

Mi sorprende che ancora non siate comparso in questo Comune per stipolare l’Istromento della delibera del Ponte a Cremone seguita in vostro favore. La stagione d’inverno si avvicina e voi sapete qual obbligo avete contratto nei capitoli. Non ritardate dunque, giacché l’affare è di molta premura e può ridondare ogni ulteriore indugio in vostro pregiudizio.

Ho il piacere di salutarvi

Per il Sig.Podestà

Seri Savio

Il Podestà di Mogliano trasmette il 5 Ottobre 1809 al deliberatario Cacchiarelli l’approvazione della delibera fatta in suo favore e lo sollecita pertanto ad iniziare i lavori. Ma da una successiva lettera inviata a Cacchiarelli e Pizzabiocca si evince che alla data del 28 Ottobre Cacchiarelli sembra ancora ignorare la lettera del 5 Ottobre.

 

N°11512

Regno d’Italia

Il Sindaco del Comune di Petriolo

Al Sig.Podestà di Mogliano

Li 7 Novembre 1809

 

Sia già d’intesa col deliberatario del Ponte fra noi comune, che subito stipolata da lui l’asta, avrebbe avrebbe egli avuto la somma di pertinenza di questa municipalità. Ella dunque potrà stipolar liberamente pel giorno stabilito, mentre farò che sia subito il deliberatario sodisfatto, mediante suo avviso.

Tanto in replica al di lei foglio di oggi al n°690, mentre passo a riprotestarle la mia distinta stima

De’Nobili

 

 

N°695

Regno d’Italia

7 Novembre 1809

Il Podestà di Mogliano

AlSig.Sindaco di Petriolo

 

 

Per giovedi prossimo è fissata la stipolazione dell’Istromento con il deliberatario del Ponte in comune fra noi. Deve versarsi in anticipazione la somma di L.539 a tenore del convenuto ed è perciò che io la spendo intesa onde tenga in ordine la metà di detta somma per consegnarla al deliberatario subito che con mia lettera le verrà diretto.

Le rassegno la mia distinta stima

 

Finalmente il 7 Novembre si stipola l’atto notarile tra il deliberatario Cacchiarelli e le due comunità. Dopo un anno e quattro mesi dal crollo del ponte, finalmente la burocrazia sembra aver termine.

 

N°700

Regno d’Italia

10 Novembre 1809

Il Podestà di Mogliano

Al Sig.Prefetto del Tronto

 

Ieri fu stipolato l’Istromento col Deliberatario della Riedificazione del Ponte posto in questo territorio in Contrada Cremone in comune con Petriolo per esser seguito l’atto d’asta in di lui favore fin dal 20 Agosto scorso già approvato da Lei e dal Sig. Prefetto del Musone. Nell’atto dell’Istromento furono dovuti sborsare per patto convenuto l.268.50 per conto del Comune di Petriolo ed altrettanto per questo mio. Io mi credo in dovere di partecipargliene la notizia onde codesta sua contabilità d’ufficio possa regolarsi nel formare il........della Prediale del corrente bimestre avendo il Ricevitore improntata detta somma senza aver fondo e onde desumerla.

In tal incontro devo aggiungerle che nella spesa dei Geometri da me notificata con mio foglio n°674 in data 4 Novembre scaduto in L. 56.37 non compresi ciò che devesi al Delegato Comunale che accompagnò i detti geometri, al quale essendo stata assegnata una lira e mezza al giorno in giorni 19 impiegati porta la somma di lire 28.50 che deve aggiungersi alla sopra detta. Potrà anche tal notizia servir di norma a detta sua contabilità d’ufficio.

Le rassegno il mio rispetto

Chierichetti

 

 

 

N°698

Regno d’Italia

9 Novembre 1809

Il Podestà di Mogliano

Al Sig.Sindaco di Petriolo

 

E’ già stato stipolato l’Istromento col deliberatario della riedificazione del Ponte a Cremone in comune fra noi. Potrò pertanto in vista della presente consegnare la metà della prima rata in scudi 50: pari a lire 268:50; potendo la presente servire di ricevuta presso di lei, giacché nell’Istromento è stato detto di essersi sborsati nell’atto al Cacchiarelli deliberatario, che sarà il latore della presente. Non dubito della sua puntualità ripormessami con sua lettera di ieri, rassegnandole la mia solita distinta stima.

Chierichetti

 

Il Podestà Chierichetti fa i conti al Prefetto del Tronto e poi scrive al Sindaco di Petriolo per ricordargli che deve pagare la metà dell’anticipo a Cacchiarelli e che può farlo direttamente a lui dato che sarà il latore della lettera.

Un cammino burocratico che è durato più di un anno sembra finalmente concludersi. Dato che tutti i ponti sul Cremone erano crollati ci resta il dubbio come abbiano potuto gli abitanti della zona superare le difficoltà che ogni volta si presentavano per passare da un Dipartimento all’altro; probabilmente tutti si sono serviti del Ponte a S.Lucia, che era stato riparato in economia. Il Podestà Chierichetti in tutta l’operazione è stato il più intraprendente, mentre il Sindaco D’Nobili (discendente dagli antichi feudatari) si è limitato a controllare l’operato di Chierichetti.

Da un punto di vista formale si nota che la grafia e la forma delle lettere di De’ Nobili sono molto migliori di quelle di Chierichetti.

 

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[1] Del periodo triestino resta il magnifico Palazzo della Borsa, mentre le ville ivi progettate e realizzate da Mollari sono andate perdute. Nel Dipartimento del Musone Mollari svolge un ruolo tecnico, fino alla fine del Regno d’Italia (basti ricordare il riadattamento delle quattro strade di Petriolo, di cui restano cinque belle tavole acquerellate, conservate nel Comune di Petriolo). Finito il periodo Napoleonico, gli si presenterà ancora l’opportunità di svolgere un lavoro creativo come il rifacimento del Palazzo Comunale di Foligno.

[2] Si noti che l’autorizzazione al Prefetto ha una data posteriore agli accordi presi con Antonio Mollari

[3] L’apostrofo è presente nel manoscritto

[4] L’ing.Vassalli faceva parte dell’Ufficio Tecnico del Dipartimento del Musone ed era quindi sottoposto ad Antonio Mollari.

[5] Scritto in questo modo